Un umanesimo che si fondi sulla persona umana come essere “in relazione”

michelangelo_026_la_creazione_di_adamo_1510

UMANESIMO DIGITALE 29 GIUGNO-3 LUGLIO

Un Umanesimo che si fonda sulla persona umana come essere in relazione. Se ne è parlato ai microfoni di Radio Spazio Noi In blu con Francesca Giannone – docente al dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche e della formazione dell’Università di Palermo – da lunedì 29 giugno a giovedì 2 luglio,  e con Giovanni Salonia – fondatore dell’Istituto di Gestalt Kairos, nel doppio appuntamento del 3 luglio.

Intervistata da Filippa Dolce, Francesca Giannone ha riflettuto su individualità e relazione nella psicologia contemporanea. Oggi la  ricerca psicologica dà sempre più valore alle relazioni come fattori di sviluppo. Si tende, cioè, a oltrepassare le dicotomie conscio-inconscio, singolare-plurale, mondo interno-mondo esterno. L’interiorità dell’individuo è in realtà in continua relazione con l’esterno, e le neuroscienze dimostrano come le esperienze relazionali possano addirittura portare a una modificazione neuronale.
Oggi il mondo scientifico insiste sull’importanza dell’interazione costante che si instaura tra geni e ambiente. Sul piano psicologico, l’esperienza che il bambino ha di se stesso non è un dato genetico, ma è frutto delle relazioni: ambienti positivi o negativi possono determinare l’espressione dei geni, da qui l’importanza della qualità delle prime relazioni. Il coinvolgimento relazionale è, infatti uno strumento per la costruzione della mente.
Altro tema di riflessione è stato quello sui rapporti uomo-natura, uomo-cultura e uomo-gruppo.
L’individuo è un essere peculiare, aperto al mondo, ma influiscono anche le componenti biologiche e culturali. Non avendo alcuna specializzazione evolutiva, l’essere umano tende a trasformare la natura anche attraverso la cultura, perché è geneticamente disposto ad apprendere. È quindi uomo-cultura ma anche uomo-gruppo, perché il suo mondo si fonda sulle relazioni con gli altri.
Il primo luogo della formazione della psiche è per il bambino la famiglia, attraverso apprende il concetto di stabilità e la dimensione dell’accudimento, primi passi verso una relazione con il mondo. A sua volta, la famiglia è inscritta in una rete collettiva che si articola in cinque livelli: biologico-genetico, transgenerazionale, etnico-antropologico, istituzionale-psicosociale e socio-comunicativo. Queste reti si intersecano tra loro e rappresentano le trame della vita dell’uomo.

Giovanni Salonia ha invece parlato con Filippa Dolce della ricerca umana della pienezza di vita. In Cristo troviamo la risposta perché la Sua esistenza è stata permeata da relazioni profonde. I rapporti possono essere alla pari – si dà e si riceve – o di tipo agapico, in cui prevale la dimensione del prendersi cura: nella vita del Salvatore esistono entrambe queste relazioni.
Cercare in Lui  la vita significa da parte della Chiesa porsi innanzi tutto in ascolto dell’uomo e del suo cammino, che tende sempre verso una relazione. Anche i rapporti virtuali fanno parte di questa ricerca e non sono quindi da demonizzare, ma piuttosto da considerare come un passo intermedio verso una conoscenza diretta nei confronti della quale si ha comprensibile difficoltà.

Share